Il gatto d'argento

Ero a casa, in attesa di un collega che doveva portarmi in restituzione dei libri che gli avevo prestato tempo addietro. Pensando a lui, mi era venuta in mente un'espressione che non mi piace " Devo ammazzare il tempo". Non aveva senso, non solo perché mi dava fastidio il verbo " ammazzare ", ma anche perché è sempre il tempo che col suo trascorrere ammazza l'uomo, considerato che ogni giorno che passa è sempre sottratto alla nostra vita. Valutato che il tempo è un assassino per effetto di una legge di natura, corteggiamolo, cerchiamo di renderlo piacevole, troviamo il modo di farlo essere generoso nei nostri confronti e che ci regali qualche sorriso e qualche gradevole momento; accattiviamoci la sua simpatia in maniera che rimandi nel tempo la sua naturale micidiale volontà. Mi erano venute queste idee perché il collega che stavo attendendo, uno scapolone impenitente, nel giorno della settimana libero dagli impegni scolastici, era solito affermare: "Oggi non so proprio come ammazzare il tempo". Pensavo che disponendo di una piena libertà e non avendo impegni familiari avrebbe potuto, intelligentemente, trovare tanti modi di trascorrere piacevolmente il tempo libero. "

Cosa ti fa di male il tempo, che si concede a te in maniera totale, nel momento in cui pensi di eliminarlo in preda alla tua ossessione omicida? Tale considerazione mi ha indotto a meditare su alcune sentenze che riguardano il tempo.

"Ammazzare il tempo, invece di impiegarlo come la vera sostanza della vita vissuta, e non semplicemente trascorsa, è senz'altro il peccato dei peccati." ( Berenson).

"Il tempo è l'angelo dell'uomo" ( Schiller ).

  "Il tempo è un dio benigno" ( Sofocle).

  "Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere" ( Teofrasto).

  "Il tempo è solamente il fiume dove vado a pescare" ( Thoreau).

  "Quando dirmi sentii: - Stolto che fai? Tempo perduto non s'acquista mai" ( T. Tasso).

  "Il tempo dirà tutto alla posterità. E' un chiacchierone, e per parlare non ha bisogno di essere interrogato" ( Euripide).

  Avevo raccolto tra le tante, queste citazioni, le avevo trascritte   su un foglio e le   consegnai al collega, che si chiama Claudio, allorché si   presentò per riconsegnarmi i libri che gli avevo prestato. Gli dissi:

- "Leggi attentamente le citazioni, rifletti su di esse e così imparerai a non ammazzare il tempo. Io mi sono adoperato a "spendere" il mio tempo per evitare che tu poi lo ammazzassi".

 

 
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